More di rovo
Diffusi dalla pianura alla media montagna i rovi formano macchie e siepi ai margini soleggiati dei boschi, dei prati e dei campi.
Rubus ulmifolius (a) Schott è senza dubbio il rovo piu comune nel territorio regionale. I fusti, ad angoli acuti e con facce lievemente concave, sono provvisti di aculei robusti ed adunchi, con foglie divise in 3-5 foglioline glabre superiormente, bianche e minutamente pelose al di sotto.
Le more, prodotte da agosto ad ottobre e ricche di vitamine A e C. sono "frutti composti", formati da piu' di 2O piccoli frutti (drupeole) ad un solo seme.
Soltanto 2-5 drupeole, grosse e prumose, formano invece le more di Rubus caesius L. (n.d.), meno diffuso del precedente.
More simili sono prodotte da Rubus canescens DC, distinguibile per le foglie molto pelose su entrambe le facce.
R. caesius da' ibridi frequenti con tutti gli altri rovi: il più diffuso è quello con R. ulmifolius.
Il fenomeno dell'ibridazione e la riproduzione vegetativa delle nuove forme complicano la descrizione botanica dei rovi.
Le more di rovo contengono dal 4 al 7% di zucchero e quantità rilevanti di vitamine A e C. Sono raccolte per farne sciroppi, gelatine e marmellate.
Famiglia: Rosaceae.