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-Vaccinium myrtillus L. (a)

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Piccolo arbusto a foglie caduche, il mirtillo nero, Vaccinium myrtillus L. (a), è diffuso su suoli acidi, nel sottobosco delle faggete più elevate ed aperte e nelle brughiere oltre il limite della vegetazione forestale.
I fusti sono verdi e costoluti e lignificano debolmente.
I fiori, che compaiono in maggio-giugno, hanno una caratteristica corolla ovoidale rigonfia, rossastra e con un collarino giallo-verde.
Le bacche, a polpa nero-violacea e di gusto acidulo, vengono raccolte a maturità per consumo diretto, per farne marmellate, gelatine, sciroppi e per uso liquoristico.
Sono molto ricche di vitamina C ed hanno proprietà astringenti.
Nelle brughiere di altitudine delle nostre montagne è frequente accanto a questa specie, il mirtillo delle paludi, Vaccinium uliginosum L., a fiori bianchi foglie persistenti e fusto lignificato. Le bacche, simili a queile del mirtillo nero, hanno una polpa incolore, insipida, e si distinguono esternamente per la presenza di una coroncina apicale, residuo del calice.
Più raro il mirtillo rosso, Vaccinium vitis-idaea L. (n.d.), a foglie coriacee e persistenti e segnate nella pagina inferiore da punti ghiandolosi.
E' specie circumboreale, pervenuta con le glaciazioni nelle montagne europee e diffusa in Italia nelle Alpi e nell'Appennino settentrionale.
L'Appennino tosco-emiliano costituisce la stazione italiana più meridionale della sua distribuzione.
I fiori, a corolla bianca e campanulata, lunga 1-2 cm, compaiono da maggio a luglio.
Nella tarda estate ed in autunno maturano le bacche, rosse, di diametro 7-1O mm., acidule e ricche di varie vitamine. La loro raccolta per farne marmellate e conserve è intensa nelle vallate alpine, ma non rientra nelle attività tradizionali dei nostri montanari, soprattutto per la rarità di questa specie.
Famiglia: Ericaceae.

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